Vorresti iniziare a lavorare con le chiavi e non sai da dove iniziare?
In questo articolo proveremo a spiegarti come funziona la gestione del codice immobilizer e la produzione e duplicazione di chiavi e radiocomandi per le varie case costruttrici.
Come funziona l’immobilizer?
Dai primi sistemi fino al giorno d’oggi il risultato dell’intervento dell’immobilizer è, appunto, l’impossibilità di avviare il veicolo ma vediamo in che maniera lavora.
Ogni chiave “codificata” ha al suo interno un microchip chiamato transponder (nella foto sotto) che contiene un “codice” che possiamo paragonare ad una password.
Sul blocco di accensione è posizionata un’antenna che ha il compito di leggere il codice ed inviarlo alla centralina immobilizer che ha il compito di verificarlo ed indicare al resto delle elettroniche se l’avviamento del motore è consentito o meno.
Ora inizia il bello…
Se quanto detto finora funziona alla stessa maniera un po’ per tutte le auto, la centralina o le centraline di gestione dell’immobilizer sono differenti in base al marchio e a volte anche al modello. Diciamo che la cosa comune è che l’ultimo anello della catena nel 99% dei casi è la centralina motore che resta in attesa di consenso per poter procedere all’avviamento del motore ma tutto ciò che c’è tra antenna e centralina motore proviamo a spiegarvelo ora. Il perché dobbiamo conoscere i vari sistemi è dato dal fatto che per produrre una nuova chiave spesso c’è da andare a leggere i dati direttamente nella centralina che gestisce i codici.
Molte vetture, specialmente più datate o del mercato asiatico hanno una centralina posizionata direttamente vicino all’antenna. Altre vetture hanno delle centraline dedicate che sono posizionate negli spazi più angusti dell’abitacolo proprio per evitare che qualche malintenzionato possa accedervi facilmente.
Altre auto gestiscono il tutto direttamente dalla centralina motore e altre ancora nel quadro strumenti come ad esempio le vetture VAG e Ford.
Descrivere tutti i sistemi in poche righe è impossibile ma almeno abbiamo un quadro generale della situazione per sapere come muoverci anche in caso di sostituzione dei componenti coinvolti.
Ma quindi cosa mi serve per fare una nuova chiave?
Prima di descrivere le varie attrezzature bisogna conoscere in che maniera è possibile aggiungere una chiave codificata all’auto.
Possiamo evidenziare questi passaggi che non sempre sono tutti necessari oppure addirittura uno esclude l’altro.
- Clonazione
- Pre-codifica
- Codifica
E’ ben chiaro che dove possibile eseguire una clonazione della vecchia chiave l’operazione diventa semplice e rapida perché basterà leggere i dati di una delle chiavi funzionanti e riportarli su un nuovo microchip da inserire nella chiave appena duplicata.
L’operazione di precodifica viene richiesta da molte case costruttrici e consiste nel preparare il transponder vergine per essere abbinato alla vettura in lavorazione. Questo passaggio si può eseguire tramite presa diagnosi e lettura del chip tramite antenna originale dell’auto oppure, in altri casi, bisogna leggere i dati della centralina a banco e precodificare il chip con appositi strumenti che addirittura possono produrre dei chip pronti all’avviamento dove permesso.
Alcune case costruttrici non richiedono la precodifica e ci permettono di eseguire direttamente la codifica direttamente dal blocchetto di accensione.
E se l’auto ha una smart key con funzione keyless?
Le chiavi keyless o smart key funzionano alla stessa maniera di quelle normali, l’unica differenza è che non hanno la necessità di essere avvicinate all’antenna. L’auto ha più antenne in grado di riconoscere il codice in qualsiasi posizione si trovi la chiave (con le dovute eccezioni) e la chiave stessa, grazie alla pila integrata, riesce a comunicare con il sistema immobilizer a distanza. Il resto delle funzioni e modalità di produzione rimangono le stesse.
L’attrezzatura necessaria
Siamo arrivati al momento in cui bisognerebbe fare spesa e capire cosa ci occorre per iniziare in questo mondo tanto bello quanto articolato e anche delicato.
Come prima cosa se vogliamo duplicare chiavi ci servirà una macchina per il taglio meccanico altrimenti qualsiasi microchip prodotto non avrà modo di essere attivato.
Clicca quì per vedere le duplicatrici
Una normale attrezzatura di diagnosi potrà eseguire solo una piccolissima percentuale di codifiche e solo sui marchi che non necessitano di altre operazioni particolari sopra descritte. Per questo motivo consigliamo l’acquisto di un programmatore di chiavi che molto spesso viene fornito già con l’apposita antenna per effettuare la precodifica e poter procedere ad abbinare il nuovo transponder all’immobilizer dell’auto.
Clicca qui per vedere i programmatori
Speriamo di averti dato le basi per capire cosa fa al caso tuo e se dovessi aver bisogno di ulteriori informazioni non esitare a contattarci.
E se ho un problema a qualche centralina e l’auto non parte?
In caso di difetti al sistema immobilizer ricordiamo che è possibile escludere in maniera temporanea o definitiva il codice tramite riprogrammazione della centralina oppure con il montaggio di un emulatore.